C’è un termine in psicologia che indica coloro che hanno paura di rimanere single: anuptafobia.
Questa parola deriva dal latino: “a nupta” sta per senza moglie, mentre “fobia” sta per paura.
Già da questa semplice spiegazione si comprende molto bene di cosa parleremo in questo approfondimento, vero?
Oggi ci dedichiamo ad approfondire la paura di rimanere single per sempre, una situazione molto comune che, però, per certe persone può acquisire i contorni di un vero e proprio spettro nella propria vita.
Se sei qui, è probabile che tu abbia effettivamente paura di rimanere single e cerchi un assist o anche solo una cartina tornasole per capire quanto è profondo il tuo senso di disagio nei confronti della singletudine.
Andiamo con ordine e ragioniamo sui vari punti, assieme.
Ho paura di rimanere single a vita: aiuto!
Siamo onesti: un po’ tutti abbiamo sofferto della paura di rimanere single a vita.
A volte si affrontano periodi bui durante i quali tutto ci appare sotto una veste negativa, senza redenzione.
Purtroppo, per qualcuno questa paura può assumere contorni pesanti, essere vissuta come un macigno da portare in spalla che spinge verso il fondo.
Se nel primo caso si tratta di una situazione passeggera, un normale corso e ricorso fisiologico, nel secondo caso parliamo decisamente di anuptafobia.
Al pari della paura degli spazi stretti, dei ragni, delle malattie e così via, anche l’anuptafobia non deve essere presa sottogamba, ma affrontata nel modo giusto.
Ma prima ancora di sapere come, è fondamentale riuscire a comprendere se davvero la paura di rimanere single si è tramutata in fobia: di questo, ne parleremo nei successivi paragrafi.
Singlism: che cos’è?
Come si legge sul sito della sociologa americana Bella DePaulo, il singlism è l’insieme degli stereotipi, dei pregiudizi e delle discriminazioni che la società pone in essere nei confronti dei single.
Oltre tale neologismo, spesso, per indicare il medesimo concetto troviamo anche il termine single shaming.
Tale situazione incide particolarmente sui soggetti single, enfatizzando negativamente la propria condizione, provocando un serio disagio psicologico e relazione.
Quando e a chi succede
Solitamente, la paura di rimanere single per sempre si manifesta a partire dai 30 anni, ma certamente esplode intorno ai 40.
A soffrirne sono più le donne single senza figli, in media, che gli uomini.
Questo perché le donne sono condizionate dal proprio orologio biologico e temono di avere poco tempo ancora a disposizione per fare figli.
Naturalmente, su questa fobia giocano un ruolo fondamentale le sovrastrutture sociali e mentali, i ruoli e i tempi imposti o assorbiti, che portano a scadenzare gli eventi della vita in maniera molto rigida.
Chi non si ritrova con il “calendario” indotto dalla società, si sente inadeguato, un vero pesce fuor d’acqua, destinato al fallimento.
8 segnali per capire se hai paura di rimanere single
Se ti chiedi spesso “perché sono single?” e temi che la cosa stia assumendo dei contorni foschi, allora è tempo di fare un’auto analisi.
Inizia da qui, dagli 8 segnali che ti indicano come capire se hai e quanto è forte la tua paura di rimanere single.
1. Provi imbarazzo a dire che sei single
A prescindere dall’ambito, quando conosci qualcuno e devi parlare di te, ti senti molto in imbarazzo a dire che sei single, soprattutto sei hai superato i 30 anni.
L’imbarazzo si trasforma progressivamente in vergogna e in senso di colpa, portandoti a provare situazioni molto negative.
La situazione degenera nel momento in cui l’altro ti chiede il perché, elencando tutte le tue buone e belle qualità che indicano che non dovresti essere senza un partner.
Se ti trovi in questa situazione spesso, è altamente probabile che tu abbia una forte paura di rimanere single e di non sapere come gestirla.
2. Invidi gli amici che sono in coppia
Anche l’amico o l’amica più cari, se in coppia, sono vittime della tua invidia.
Che sia un riferimento all’interno di un discorso, un’effusione in pubblico, un traguardo di coppia raggiunto, tendi a vivere malissimo la situazione, non gioendo neanche delle cose belle che accadono nella vita dei tuoi amici.
E quando a fidanzarsi è una mamma single che conosci, è ancora peggio: addirittura lei ha già avuto la sua possibilità e tu non ancora!
Di contro, quando c’è una separazione o un intoppo sentimentale, ti senti vagamente sollevato.
Chiaramente, siamo dinanzi ad un problema qui.
3. Salti da una relazione all’altra
Conoscere ragazzi single o conoscere ragazze single in maniera ossessiva è un chiaro sintomo di anuptafobia.
La paura di rimanere single ti fa fa “innamorare” del primo che passa, senza sosta, già vedendolo come il padre o la madre dei tuoi figli.
Conosci tutti i locali per single di Foggia, Firenze, Vicenza e chi più ne ha più ne metta, e passi da una relazione all’altra, trascinandoti a livello fisico, mentale e psicologico un bagaglio immenso e sempre più ingestibile.
4. Ti costringi a stare con qualcuno, anche se non ti piace
Che si tratti di un flirt o di una relazione stabile, tendi a fare una delle cose peggiori in assoluto al mondo: accontentarti.
Anche se l’altro non ti piace, anche se vedi in lui/lei la tua nemesi, per te l’importante è non essere solo.
Vivi giorni carichi di frustrazione, di mancata felicità, continuando a guardarti intorno ed invidiando le coppie che vanno d’accordo.
Questo atteggiamento ti porta non solo a stare male, ma spesso si traduce in varie avventure e flirt occasionali con altre persone.
Va da sé che questo atteggiamento è dannoso anche per i tuoi progetti di vita.
5. Sei preoccupato per gli anni che passano
La paura di rimanere single si traduce anche nella preoccupazione costante degli anni che passano.
Come la società impone, certe cose – conoscere il partner della vita, sposarsi, fare figli – deve avvenire nell’arco dei primi 30 anni di vita, altrimenti sei fuori dai giochi.
Quindi, superata questa soglia, la già preesistente preoccupazione tende ad amplificarsi a livelli estremi, portandoti a comportamenti compulsivi e/o a stati depressivi.
Ma, ti assicuriamo, che ognuno ha i suoi tempi e che bisogna prendere il buono da ogni situazione, altrimenti si rischia davvero di non vivere una vita degna di questo nome.
6. Soffri di stati d’ansia e di depressione
L’ansia e la depressione sono stadi consequenziali della tua corsa verso il tempo e verso una fantomatica realizzazione personale.
Passi dalla voglia positiva di conoscere ragazze online (e ragazzi) a settimana di clausura, prendendola con il mondo intero e con te stesso.
Queste fasi altalenanti dell’esistenza sono un chiaro sintomo dell’anuptafobia, alle quali va messo un freno assolutamente.
7. Tendi ad annullarti per il partner
Pur di non perdere il consenso del partner, sei disposto ad annullarti completamente.
Tendi a cancellare la tua personalità, ad assumere le medesime posizioni di lui/lei, anche se sono differenti dalle tue.
Ciò si conferma un ulteriore sintomo di un disagio relazione, la paura di rimanere single a vita che spinge verso l’annientamento di sé a favore dell’altro.
Certo, tale situazione è da non confondersi con una personalità debole, ma entrambe rappresentano delle condizioni dove non può esserci una relazione sana, basata sulla condivisione e il rispetto dell’altro.
8. Non riesci ad apprezzare nessuno degli aspetti della vita da single
Molti studi confermano che le persone single sono quelle più felici e più longeve.
Ma se tu fai parte di coloro che non accettano nemmeno un giorno da single, allora c’è un problema di fondo importante.
La singletudine, anche quella temporanea, offre degli spazi importanti per lo sviluppo del sé, per aumentare la consapevolezza nella propria essenza e delle proprie qualità, per mettere a frutto nuovi talenti e nuova forza.
Sono momenti da non sottovalutare, esperienze che se non sfruttiamo all’istante non torneranno più.
Invece, piangere sull’assenza del partner ci spinge solo a non sviluppare altre forme e qualità di noi stessi che, invece, possono essere validissime per iniziare e vivere una relazione matura e stabile.
Anuptafobia: c’è un modo per rimediare?
Assolutamente sì.
C’è un modo per evitare che la paura di rimanere single a vita prenda il sopravvento: farsi aiutare.
Se uno o più punti di questo elenco ti hanno fatto sentire come se parlassimo di te, se la situazione non è più gestibile da soli o se lo sta per diventare, chiedere aiuto ad uno specialista è la scelta giusta.
Seguire un percorso di psicoterapia è essenziale per tornare a sorridere, per acquisire la giusta consapevolezza di sé e delle relazioni che si vivono.
Essere felici è un diritto di tutti, che si sia single o in coppia.